Takashi Tezuka
Takashi Tezuka nasce il 17 Novembre 1960 a Osaka, la stessa città nella quale si laurea anni più tardi alla facoltà di design. La sua carriera è una delle più gloriose dell'intera storia dei videogiochi, e i progetti ai quali collabora sono moltissimi - ovviamente sempre all'interno di Nintendo. Fa parte di Research & Development 4 fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1984; R&D4, lo ricordiamo, è il team che in futuro sarebbe stato ribattezzato EAD. Alcuni lo hanno definito come il braccio destro di Miyamoto, il suo assistente personale, ma è altamente riduttivo per una personalità del genere. I primi due giochi che sviluppa sono Super Mario Bros. e Super Mario Bros. 2 (JAP); in entrambi i casi svolge il ruolo di Assistant Director al fianco di Miyamoto. Si occupa poi della grafica di Legend of Zelda e ne supervisiona il seguito, Zelda II: The Adventure of Link. Il primo lavoro da protagonista è Super Mario Bros. 3, diretto da lui personalmente con Miyamoto in veste di produttore. Per la maggior parte dei game designer questo sarebbe stato l'apice della carriera, e forse lo è stato anche per lui, ma gli anni del Super Nintendo sarebbero stati anche più radiosi.
Con Miyamoto ormai impegnato a produrre e supervisionare molti dei progetti del team, incapace di concentrarsi su uno in particolare, Tezuka diventa la punta di diamante di EAD negli anni del 16 bit. La sfilza di capolavori inanellata è assolutamente incredibile, superiore anche a quella dello stesso Miyamoto, superiore probabilmente a quella di qualunque altro game designer: Super Mario World, Yoshi's Island, The Legend of Zelda: A link to the past e The Legend of Zelda: Link's Awakening. Questi quattro giochi, tutti diretti personalmente da Tezuka, sono considerati, tra l'altro insieme a Super Mario Bros. 3, le vette raggiunte dai rispettivi generi in due dimensioni, e delle vette per il videogioco in generale.
Super Mario 64 è stato un caso più unico che raro. Nintendo doveva mostrare le capacità del Nintendo 64 e stabilire uno standard per i giochi in tre dimensioni: alla direzione torna Miyamoto, aiutato da Tezuka, esattamente come era accaduto con Super Mario Bros., anch'esso titolo polisemico. Dal 1997 Tezuka smette anch'egli di occuparsi direttamente dello sviluppo dei giochi, dedicandosi alla supervisione e alla produzione degli stessi. Durante l'era Nintendo 64 il suo progetto più importante è Animal Forest, che sarebbe diventato Animal Crossing: non ha mai diretto un episodio della serie, ma è stato lui a idearla col suo team attraverso delle fasi sperimentali atte a creare qualcosa di inedito per 64 DD - dalle quali uscì anche Mario Artist, progetto portato avanti da Miyamoto.
Sebbene supervisioni molti giochi, le serie che oggi come oggi lo vedono maggiormente impegnato sono quella di Mario e quella di Animal Crossing. Tra i lavori più recenti ci sono Yoshi's Island DS e New Super Mario Bros., oltre che Super Mario Sunshine e il prossimo Galaxy. E' stato importante anche il suo lavoro su Pikmin 2. Dopo la recente ristrutturazione Nintendo è diventato General Manager dei vari studi EAD assieme a Shigeru Miyamoto. Un'ultima curiosità: è stata la moglie di Tezuka ad ispirare i Boo, non perché sia obesa o voli, ma perché nonostante spesso sia timida una volta, dopo che il marito era stato troppo tempo al lavoro, gli si era messa ad urlare contro; d'ora in poi quando incontrete un Boo ricordatevi che è tratto da una storia vera.
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