Il momento gaio.
Sapete, mi son sempre chiesto fino a quando continuerò a provare emozioni giocando ai videogiochi. Ad ogni nuovo gioco che acquisto ho sempre un po' più di timore che prima o poi arrivi quel fatidico momento in cui dirò "cara mamma Nintendo, è stato bello dai, ci siamo divertiti assieme, visto che comunque non riuscirei a scambiarti con un'altra chiudiamola in amicizia, nel ricordo degli anni felici trscorsi, ognuno prenda la propria via". Oggi ho capito perché non succederà mai, perché NIntendo e nintendari, a dispetto di quello che vanno dicendo ciarlatani e sonari stitici, sono legati da un vincolo indissolubile, una comunanza d'intenti, un rapporto sinallagmatico di vedute che va oltre il semplice atto di compravendita. Così scopri che dopo 5 giorni che cerchi il gioco più atteso dell'anno vieni ripagato con una moneta che forse chissà mai se riuscirai a restituire, visto il peso ludico di ciò che ti ritrovi tra le mani. Succede allora che Mario Galaxy, seguito di un certo Mario 64 e un tale Jungle Beat - più semplicemente definibili come i platform più preziosi dell'ultima decade - ti riporti indietro con gli anni, quando alla prima partita ti ritrovavi a giocare in ginocchio sul tappeto, ti si seccava la bocca e ti rendevi conto, alle 9 di sera, che ancora avevi addosso le scarpe da ginnastica e la cartella era ancora era lì dove l'avevi buttata 7 ore prima quando eri tornato da scuola, sotto al tavolino vicino alla porta. Non ti ero reso conto che quegli istanti passati ad esplorare un sistema di controllo che non avresti mai più smesso di adorare, a contemplare una telecamera che non poteva non essere così precisa e al tempo stesso così versatile erano stati in realtà ore, e che qualsiasi oggetto presente in cui quella struttura virtuale che noi chiamiamo videogioco aveva un suo perché, un suo motivo d'esistere e una dignità non inferiore ad altri oggetti veri ma inanimati di cui i bambini si servono per imparare a familiarizzare con la vita. Quando torni alla realtà è sera tardi, ed è perché tua sorella si accorge che quella musichetta che sente dalla sua cameretta ha per lei un che di nostalgico, e allora ti commuovi e ritrovi a ripetere le prime 15 stelle in compagnia di amici e parenti che solo per il gusto di vedere o di provare a prendere una stella sono disposti a concessioni solitamente troppo elevate per il loro livello di tirchiaggine. E ora siete qui, che leggete questo messaggio, e appena lo avrete finito io starò finalmene mettendo qualcosa sotto i denti mentre terrò in mano la copia di Mario Galaxy e mi chiederò se quello che ho giocato è vero o un sogno.
6 commenti:
Bellissimo post (più o meno è quello che ho provato io quando ho iniziato a giocare Phantom Hourglass). :)
domani mattina... domani mattina sarà mio....
C'è l'ho!!!! Me lo hanno venduto adesso che sono uscito da scuola!!! Il 15, alla faccia del 16!!! Ore 11.50!!! GODO!!! DIO COME GODO!!! MIO!!! TUTTO MIO!!!
anche io l'ho preso stamattina (ed ho saltato la lezione all'università per giocare :D)...stupendo!!!!
tralaltro, qui si trovava in vendita già da ieri (però non me lo aspettavo e non avevo i soldi dietro :D)
il ragazzo del negozio di videogiochi inoltre mi ha detto che in questi giorni c'è stato il boom di vendite del wii per l'uscita del gioco :)
ed alla faccia di tutti quei sonari che pagano 70 euro per un gioco nuovo, l'ho comprato a 55 :)
49.90 io...asd...
stai male
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