lunedì 26 marzo 2007

Intervista a Matteo Ceccotti

Questa settimana vi proponiamo una intervista a Matteo Ceccotti, che ha lavorato come animatore in Ubisoft su titoli del calibro di Prince of Persia, uno dei brand più popolari degli ultimi anni.
Ringraziamo Matteo per la disponibilità e vi lasciamo alle lettura dell'intervista, qui su Nintendarea 51.

Ciao Matteo, benvenuto su Nintendarea. Ci puoi raccontare qualcosa di te e della tua esperienza lavorativa?
Buongiorno a tutti! Dunque, sì, mi chiamo Matteo Ceccotti, ho 29 anni e faccio l’animatore. Ho studiato traditional animation alla Vancouver Film School più o meno dieci anni fa e da lì ho iniziato a lavorare, prima come animatore tradizionale (Cartoon Network), poi animatore di videogiochi (Ubisoft Milano e Montreal) e ora animatore di film (Damn Fx Montreal).

Per i più curiosi, ci puoi fare una lista dei giochi su cui hai lavorato?
Facciamo così...vi do una lista dei giochi su cui non mi vergogno di aver lavorato ^__^. Dunque... Rayman Arena, Prince of Persia 3, Surf’s Up e due di cui ancora non posso parlare.

Surf's Up



Quali sono le differenze principali tra animare per un videogioco o per un cartone animato?
Direi che due sono le differenze principali. Una, è che l’animazione da videogioco deve essere perfetta da ogni lato, in quanto non sai mai dove la telecamera possa essere. In un cartone animato, invece, l’inquadratura è prestabilita; quindi si ha il tempo di curare i dettagli, perché ciò che non è ripreso dalla telecamera non dev’essere animato.
L'altra, è che l’aspetto tecnico per un animatore di videogiochi è importante quanto, se non più, di quello artistico. L’animatore è, essenzialmente, al servizio del programmatore e del motore del gioco. Se hai appena fatto una animazione di corsa fantastica ma non si allaccia bene con 30 altre animazione di transizione, beh... devi rifare tutto. E questo è vero ancor di più con la next gen.

Prince Of Persia: I due Troni


Trovi che ci siano differenze in termini di professionalità tra lavorare nell'ambiente dei videogiochi in Italia o all'estero?
Sì, certamente. Non tanto nella parte creativa, ma in quella manageriale. La realtà è che per fare grandi cose ci vogliono tanti soldi, ma alcune persone pensano che con l’aria fritta e le braccine corte si possano fare i budget. E se i soldi ci sono, di sicuro non finiscono agli artisti, il che comporta stipendi ridicoli, specialmente confrontando con l’estero. Mi preme dire che la mia è una considerazione che riguarda non solo i videogiochi, ma in generale l’entertainment in Italia.

Un pregio e un difetto per Microsoft, per Sony e per Nintendo.
Sono una schiappa a rispondere a queste cose, cmq... Di Sony non mi interesso molto. Microsoft ha giochi graficamente all’avanguardia, ma forse potrebbero uscire dallo strettamente “super-realistico” un po' di più .
Nintendo invece mi ha riportato ad amare i videogiochi con la sua voglia di sperimentare e con giochi divertenti. L’unico difetto è che un potenziale grafico più avanzato per il Wii sarebbe stato apprezzato.

Per quale motivo col secondo episodio avete deciso di esplorare un lato più dark del personaggio?
Per come è stato raccontato a me, la motivazione era prettamente finanziaria. Ovvero, siccome SOT ebbe un successo di critica enorme, ma non altrettanto di vendite, la compagnia decise di cambiare il personaggio principale con Wolver...oops, scusate, con un look più dark e maturo. Questo radicale cambiamento portò un riscontro economico, ma anche alcune proteste, e quindi “the two thrones”, l’ultimo gioco uscito, ha rappresentato, nelle intenzione del team, un mix tra il primo ed il secondo gioco.

In cosa consiste il lavoro di un animatore? Può essere sostituito da un sistema di motion capture o l'animatore è una figura comunque essenziale a dare vita ad un personaggio?
E' un po' l'incubo di gran parte dei lavori che hanno a che fare con la tecnologia, l'essere rimpiazzato da una macchina. Potrà capitare che un giorno il motion capture e i vari physics engines siano così avanzati che non ci sia più bisogno di un animatore, ma se è per questo la stessa cosa potrebbe capitare ai modellatori, texture artist, e così via.
Oggi la realtà è ben diversa, il ruolo dell'animatore è ancora importante, non solo per umanizzare e limare la sporcizia di una sequenza di motion capture, ma anche per dare una identità definita ad un personaggio (per esempio, un uomo a cui hanno sterminato la famiglia non camminerà come una giovane ballerina). Insomma, c'è ancora bisogno di creatività.

Pensi che con il migliorare delle tecnologie migliorino anche i tool atti a semplificarvi il lavoro o rimpiangete i tempi del 2d?
Sicuramente rimpiango la sensazione tattile del 2d, inteso come carta e matita. Una volta passati al computer, onestamente, le cose non sono cambiate con la stessa velocità. Ovvero, sì, adesso alcuni aspetti tecnici sono più veloci, ma dobbiamo fare 50 animazioni invece che 10 e quindi alla fine siamo lì.

Studiate dei modelli reali per animare i vostri personaggi laddove non sia possibile usare una tecnica come il motion capture?
Su Prince of Persia ci davamo delle gran martellate con delle spade di cartone, se è questo che intendi.

Pensi che tornerai a lavorare nel mondo dei videogiochi o il tuo è un addio?
Mai dire mai :)

Se potessi fare un gioco come lo vorresti tu, che tipo di gioco sarebbe e per quale piattaforma?
Sarebbe un incrocio tra Monkey Island, Guitar Hero e Metal Slug, tutto in 2d pixelloso!!!

Quali tipi di giochi preferisci? Cosa attira di più la tua curiosità come animatore e come giocatore?
Siccome ho i riflessi di un bradipo, le avventure grafiche sono i giochi che più mi attraggono. Eccezione alla regola sono i vari Metal Gear Solid e il primo Half Life.

Che tipo di console possiedi e come mai le hai scelte?
Posseggo un Wii e un Ds. Per lungo tempo ho avuto una ps2, dove regolarmente mio fratello mi massacrava a Pro Evo. Il DS mi segue dappertutto, lo uso in metropolitana e in ufficio mentre aspetto che il pc renderizzi le animazioni. Per quanto riguarda il Wii...una volta i miei genitori mi sono venuti a trovare dall’Italia e abbiamo passato un’intera domenica a giocare a Wii sports, tutti insieme. E questa è la ragione perché amo la Revolution.

Dai vari video e dalle immagini che si vedono sembra che il capitolo di Prince of Persia per Wii non abbia subito alcuna miglioria grafica rispetto ai capitoli per PS2, piattaforma decisamente meno performante dal punto di vista tecnico. E' stata una scelta obbligata da problemi di budget o dalla mancanza di tempo?
Non ho informazioni al riguardo, sorry.

Nessuno sviluppatore al momento sembra spremere l'hardware del Wii, proponendo spesso giochi che sfigurano di fronte a molte produzioni per GameCube o che usano motori grafici riciclati dalla scorsa generazione o addirittura che si adattano ad una console portatile come la PSP, questo a tuo avviso cosa indica? Gli sviluppatori sono pigri o è difficile sfruttare il Wii a dovere?
Secondo me, entrambi. Il Wii è radicalmente differente dalla Ps3 e 360 e difficilmente molte software house andranno oltre il mero porting. I giochi hanno budget tanto elevati che per sfruttare le novità del Wii a dovere, sia come grafica che gameplay, significherebbe spendere molti soldi, e tempo in più.

Come pensi che il metodo di controllo del Wii possa influire sulle animazioni dei personaggi? Con il motion capture si registrano e tentano di riprodurre a schermo movimenti reali, pensi che sia possibile abbandonare definitivamente i movimenti precalcolati che molti sinora stanno usando per riprodurre i movimenti del giocatore in tempo reale, magari anche per qualcosa di "simulativo"?
Non saprei onestamente... io non mi sono mai occupato di niente specifico per il wii,
penso dovreste chiedere a un programmatore.

Grazie mille per il tempo che ci hai dedicato e un saluto da tutta la redazione di Nintendarea 51.
Grazie a voi ragazzi per avermi ospitato! Se qualcuno e’ interessato o ha domande, vi do l’indirizzo del mio neonato blog, http://mondoceccotto.blogspot.com/index.html. A presto!

6 commenti:

Cut_My_Own_Throat ha detto...

Bellissima intervista Matteo. Grazie mille per aver risposto alle domande d Nintendarea 51 e dei lettori.
Un grazie anche a Link per essere il nostro chiappatalenti segreto :P

Alessandro Bacchetta ha detto...

Davvero cut, mi aggiungo ai ringraziamenti verso link :P

Bella intervista!

Anonimo ha detto...

Bella intervista ragazzi, non nascondo che sia bellissimo vedere pubblicate anche le proprie domande :D ! -Grampasso-

KickinAss ha detto...

La prossima volta mettiamo anche i nomi, promesso!

Anonimo ha detto...

Interessante vedere, sono ironico eh, come un altro talento italiano sia dovuto emigrare all'estero per inseguire la propria passione. Cacciasse fuori i soldi il nostro governo per finanziare le piccole realtà italiane dell'entertainment, anziché cacciare sì, ma impropreri, a giochi che manco se lo meritano (Rule of Rose), il 'nostro' Matteo sarebbe potuto benissimo rimanere in Italia. Dove almeno farà meno freddo che a Montreal. Detto questo, bell'intervista.

Wiseman

Floriano Gerardi ha detto...

Massimo rispetto (o Massimo Repetto, che fine ha fatto?) per l'excursus professionale di Matteo Cegomania Ceccotto, un uomo determinato, un uomo a cui la storia darà ragione, un uomo che ha preso il coraggio a due mani e ha abbandonato questa landa di disperazione mediatica che è l'Italia (leggere le ultime righe con enfasi politica e accento meneghino).

Che dire? io di videosciochi non capisco nulla, però di cartoni animati e di entertainment q.sa so.
E in Italy è vero, attesto, si tende sempre a fare le nozze co' fichi secchi.

Sciao.